Il servizio civile nel pallone

Un comunicato diffuso ieri dall'Unsc ricorda alcune delle iniziative annunciate nella conferenza stampa, che ha visto la partecipazione del Sottosegretario con delega al servizio civile, sen. Carlo Giovanardi.


«Fra le iniziative del decennale – scrive l'Unsc -, sabato 9 e domenica 10 aprile, in tutti gli stadi della Serie A, all’inizio delle partite uno striscione con la  scritta “2001-2011 Servizio civile nazionale” accompagnerà l’ingresso in campo dei giocatori, mentre gli schermi degli stadi trasmetteranno l’ultimo spot del servizio civile». L'evento è in collaborazione con la Lega Calcio ed è stato anticipato ieri dalla testimonianza video del portiere della Nazionale e della Juventus, Gigi Buffon, già volontario di servizio civile.Alla conferenza stampa è intervenuto anche Massimo Palombi, già direttore dell’Unsc, che hariconosciuto l’impegno di Giovanardi nell’aver «fatto tutto il possibile» per il servizio civile, anche se «20mila giovani all’anno sono pochi. Rischiano di confinare il servizio civile in una configurazione di nicchia e questo non è giusto. Perché non provare avedere se si può trasformare la durata del servizio civile da 12 a 6 mesi? Inquesto modo si raddoppierebbe il numero dei volontari». Per Diego Cipriani, direttore dell’Unsc dal 2006 al 2008, invece, investire nel servizio civile significa investire nel Paese. «Il servizio civile non riguarda soltanto i volontari, ma riguarda il Paese – ha affermato -. Credo che sia una ricchezza di cui l’Italia dovrebbe sempre tener conto perché in realtà è una ricchezza del sistema paese». Poi, analizzando la riduzione progressiva dei fondi stanziati per il servizio civile, Cipriani ha sottolineato l’urgenza «di incentivare e investire in questa risorsa, anche per non correre il rischio che i ragazzi si disaffezionino e la abbandonino progressivamente». «Non va nemmeno bene ridurre il servizio da 12 a 6 mesi, perché come tutte le cose ha bisogno di un tempo congruo. Comunque – ha concluso Cipriani – in questi dieci anni è stato fatto un ottimo lavoro le richieste di partecipazione sono aumentate di anno in anno, in particolare da parte delle donne, che oggi rappresentano il 70% dei volontari in attività».

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