Il Sottosegretario con delega al servizio civile, Giovanardi, ha risposto nei giorni scorsi a due interrogazioni parlamentari dell'on. Rivolta (Lega Nord) presentate a settembre 2010.
Nella prima (n. 4/09178), l'on. Rivolta denunciava una scarsa trasparenza da parte dell'Unsc nelle comunicazioni agli enti sulle valutazioni dei progetti. Giovanardi respinge questa analisi e risponde che quelle modalità «sono perfettamente trasparenti», anzi: «la scelta di costituire un nucleo di valutazione è legittima oltre che apprezzabile e potrebbe perfino proporsi come best practice da esportare in altri contesti, quali ad esempio quelli regionali». La seconda interrogazione (n. 4/08748) riguardava invece un'eventuale diversa distribuzione delle rinunce ed abbandoni nei progetti 2009 tra livello regionale e nazionale. Il Sottosegretario risponde che «dall'analisi effettuata emerge che l'abbandono dei volontari in servizio civile è un fenomeno che riguarda tutte le regioni e tutti gli enti, a prescindere dall'albo di appartenenza. Pertanto, è chiaro che i motivi che portano all'abbandono non sono legati alla natura degli enti di servizio civile né ai sistemi di selezione adottati dagli stessi, ma appaiono riconducibili a situazioni che attengono alla sfera individuale del volontario. Inoltre, si fa presente che, nella maggior parte dei casi, gli abbandoni si verificano ancora prima dell'inizio dell'attività di servizio civile».