Sul sito dell'Associazione Avolon, Paolo Bazzigaluppi, Delegato dei volontari in servizio civile in Regione Lombardia, fa un suo report della X assemblea dei rappresentanti e dei delegati dei giovani in servizio civile, svoltasi a Roma il 21 e 22 gennaio scorsi.
Nel suo resoconto, Bazzigaluppi riporta anche alcuni elementi dell'intervento del Capo dell'Unsc, Leonzio Borea, che sulla questione del conto BNL avrebbe assicurato che le «tariffe aggiuntive variate unilateralmente dall’istituto di credito non verranno applicate ai volontari che hanno aperto il conto convenzionato». Borea si sarebbe poi detto favorevole sia all'idea di tagliare il rimborso del vitto e dell'alloggio per gli enti, che all'emendamento che mira a ridurre le ore di servizio e con «conseguenza diretta la proporzionale riduzione della spettanza», ossia del compenso per i giovani. Di fatto, per il Capo dell'Unsc, un anticipo della riforma del servizio civile.
Dopo Borea ha parlato Licio Palazzini, Presidente della Consulta nazionale del servizio civile, che da noi sentito, ha precisato il senso del suo intervento rispetto a quanto riportato da Bazzigaluppi. «Non ho detto che sono a favore dell'emendamento – ci dice Palazzini -. Ho ricordato che lo scontro fra Stato, Regioni ed Enti ha sacrificato quella parte di riforma che riguarda i giovani e su cui si era manifestato comune accordo, che comprende anche la riduzione dell'orario e del compenso, ma anche lo status giuridico e la valorizzazione delle competenze acquisite». E proprio su questi temi alla fine, si è espressa tutta l'Assemblea, votando – secondo quanto viene riportato nel report – contro la riduzione delle ore, dei mesi di servizio e del compenso, oltre che contro ai tagli ai rimborsi del vitto e alloggio. I giovani delegati si sono detti invece favorevoli alla reintroduzione della facoltà di dichiararsi obiettore di coscienza e al mantenimento dell’attuale criterio per la determinazioni dei fondi destinati al funzionamento dell’UNSC.