Si taglia il sociale e il servizio civile

Continua alla Camera dei Deputati la discussione in aula sul bilancio dello Stato (C. 3779-A) e sulla legge di stabilità finanziaria 2011 (C. 3778-A), che prevedono forti tagli a tutti gli ambiti del sociale e in particolare al servizio civile nazionale.

Il Forum del Terzo settore, tramite il suo portavoce Andrea Olivero, ha espresso in questi giorni forte preoccupazione in particolare per la proposta, contenuta nel maxiemendamento del Governo, di ridurre a soli 100milioni di euro il gettito del "5 x mille", con un taglio del 75% rispetto allo scorso anno. Analoghe proteste sono arrivate dalle Misericordie d'Italia, mentre la Conferenza nazionale enti di servizio civile (Cnesc) è sempre impegnata nella raccolta firme contro la riduzione del fondo nazionale, da consegnare poi al Presidente della Repubblica. Intervenendo ieri in Parlamento, l'on. Livia Turco (PD) ha ricordato l'entità di questi tagli: «Il Fondo nazionale per le politiche giovanili passa da 139 milioni a 15 milioni di euro; il finanziamento per le pari opportunità da 45 milioni a 18 milioni di euro; il sostegno per la famiglia, tanto esaltata, da 280 milioni a 52 milioni di euro; il finanziamento del servizio civile da 299 milioni a 112 milioni di euro; il 5 per mille, che era il fiore all'occhiello della vostra politica, viene decurtato pesantemente e ridotto a 100 milioni di euro; lo stanziamento per lo sviluppo del sistema territoriale degli asili nido passa da 206 milioni di euro – mi sto riferendo alle legge finanziaria per il 2008, quella del tanto vituperato Governo Prodi – a zero; il Fondo per la non autosufficienza – in un Paese che deve fare i conti con un problema demografico drammatico, in cui la cura e la presa in carico delle persone non autosufficienti dovrebbe essere una priorità assoluta di un Governo che si rispetti – viene ridotto da 300 milioni di euro, che erano già pochi, a zero (nulla dunque per gli anziani non autosufficienti)».

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