Parte la mini-naja, rimangono le polemiche

E' partita ufficialmente ieri la mini-naja, i corsi per giovani di formazione teorico-pratici nelle caserme, della durata di tre settimane, voluti dal ministro della Difesa, Ignazio La Russa, che oggi incontrerà a Pisa cinquanta dei 1.700 giovani selezionati, il 75% dei quali viene dal Sud, spiega "Vita".

«C'è stato un vero boom di richieste, migliaia», ha dichiarato La Russa, «è una cosa bellissima e ne sono orgoglioso», anche se c'è chi si è lamentato della modalità di selezione. Costo complessivo dell'operazione denominatata "Vivi le Forze Armate" «circa 20 milioni di euro che pesano come uno schiaffo morale sull'intero comparto Difesa, piegato da lacune finanziarie e da crescente precarietaà», ha denunciato all'Ansa l'on. Aldo Di Biagio (Futuro e Libertà), che ha parlato anche di «costi esorbitanti su cui vale la pena riflettere». Anche il Pd è stato sempre critico con l'iniziativa, definita «sbagliata e scorretta, nient'altro che un vezzo ideologico di La Russa», un modo buono solo a «sottrarre irresponsabilmente altre risorse al bilancio della Difesa». Un'iniziativa, secondo la senatrice Roberta Pinotti, «ad uso e consumo di tv e giornali ma che, dal punto di vista pratico, non apporta alcun vantaggio per le nostre Forze armate», al contrario penalizzate dai tagli. Nei giorni scorsi il ministro La Russa era tornato più volte a difendere la sua iniziativa, ma senza spiegare bene l'origine dei finanziamenti e smentire che vengano in parte anche da fondi residui della scuola.

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