«Dagli oltre 43 mila volontari nel 2007 ai circa 15.000 del 2011. Questa è la fotografia di quanto la politica negli ultimi anni ha investito sul servizio civile nazionale, sulla difesa del Patria e sulla crescita dei propri giovani» è la denuncia di Enrico Maria Borrelli, Presidente di AMESCI, in un articolo sul nuovo "Servizio civile magazine".
Continua Borrelli: «mai come in questo periodo il servizio civile nazionale sta vivendo un momento di crisi, sia sul piano dell’identità legata alla difesa della Patria, sotto il fuoco costante delle Regioni che ne vogliono il trasferimento di delega dallo Stato, sia sotto il profilo economico che lo vede di anno in anno ridursi al lumicino». «Dall’ambizione di renderlo un’esperienza per i giovani in età di formazione tutti – conclude il Presidente di AMESCI -, ci troviamo a temere che diventi poco più che un’esperienza elitaria. La difesa della Patria ha oggi bisogno di essere declinata e sostenuta nei suoi bisogni reali, nella lotta all’emarginazione, sul piano dell’uguaglianza formale e sostanziale, favorendo l’inclusione sociale, preservando l’ambiente in cui viviamo, garantendo qualità della vita e opportunità per le giovani generazioni. Un investimento sul futuro del Paese non si può fare con i residui di un bilancio». Leggi tutto l'articolo a questo link…