Nell'ultimo numero di febbraio del settimanale "Vita" (n. 7, 26/02/10), è stata pubblicata una lettera di chiarimento di Francesco de Conciliis, del Servizio Media Relations di Bnl-Gruppo Bnp Paribas, sulla questione della convenzione per le nuove modalità di pagamento dei compensi dei giovani in servizio civile. Questo cambiamento ha suscitato fin da subito varie proteste nonchè un'interrogazione parlamentare dell'on. Rivolta (Lega Nord), ed anche noi vi abbiamo dedicato un ampio approfondimento su questo blog sui suoi aspetti più controversi. E anche dopo le precisazione di de Conciliis, rimangono dei punti poco chiari. Nella lettera si ricorda come «l’offerta Bnl è stata la più conveniente in una gara indetta dall’Unsc per i pagamenti su conto corrente», tuttavia questo bando sul sito dell'Unsc non risulta nell'apposita sezione pubblica (l'ultimo bando pubblico del 2009 è quello per l'assegnazione dei servizi informatici Helios). Inoltre «il conto proposto è gratuito fino al compimento dei 28 anni – afferma de Conciliis», ma va ricordato che la "gratuità" fino ai 28 anni è stata estesa solo successivamente (il conto originale prevede infatti i 27 anni come limite) e non è chiaro quali oneri avrebbero quei volontari che compissero i 28 anni durante il servizio. De Conciliis ritorna infine sul tema, a suo dire "strumentalmente sollevato", della campagna della "banche armate" e precisa: «Bnl opera nel più stretto rispetto della legge italiana e, in linea con la propria responsabilità sociale, circoscrive l’attività (flussi di pagamento) alle operazioni in ambito Ue e Nato, autorizzate dai ministeri competenti», cosa tra l'altro già prevista come obbligo dalla legge 185/90. Leggi qui tutta la lettera sul numero di Vita [PDF].