Lo scorso 30 settembre i delegati dei giovani in servizio civile della Lombardia hanno reso pubbliche le loro valutazioni su alcune proposte della “riforma Giovanardi”, che hanno provocato tra l'altro la reazione dei Rappresentanti nazionali, che sull'argomento si erano già espressi in maniera unitaria.
Nei giorni scorsi, anche la presidente del CESC Lombardia, Annalisa Marini, ha scritto loro una lettera aperta come contributo al dibattito in corso sul futuro del Servizio civile, riprendendo alcune delle idee espresse nel documento comune promosso dagli enti lombardi di servizio civile. In particolare, su uno dei temi di fondo, quello della ripartizione dei volontari tra Nord e Sud, la Marini propone: «In molte regioni, soprattutto del nord, il problema non è dato dalla mancanza di candidati, bensì dal fatto che non vi sono sufficienti posizioni di servizio civile. La soluzione è semplice: suddividere il Fondo Nazionale per il servizio civile tra i territori di tutte le regioni, sulla base dei giovani residenti: se una regione ha il 10% dei giovani di tutta Italia residenti sul proprio territorio, ebbene che abbia il 10% delle posizioni di servizio civile». Leggi qui tutta la lettera ai delegati della Lombardia.