Abruzzo: precisazioni sul progetto di servizio civile

Riceviamo e pubblichiamo le precisazioni del Capo dell'Ufficio nazionale del servizio civile, on. Leonzio Borea, in merito al “progetto speciale Abruzzo”, del quale vi avevamo anticipato le scorse settimane parlando, secondo le informazioni raccolte, di «50 volontari e promosso e finanziato dal Dipartimento della Protezione Civile». Borea precisa che: «La notizia è inesatta sia per quanto riguarda il numero dei volontari sia per i soggetti coinvolti ed i compiti di ciascuno. Il “progetto speciale Abruzzo” coinvolge tre istituzioni:
1) l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile;
2) il Dipartimento della protezione Civile;
3) la Regione Abruzzo;
pur venendo coordinato, approvato e finanziato dall’UNSC. L’intervento nel suo complesso prevede l’impiego di 154 volontari in servizio civile nazionale ed è finanziato interamente con le risorse pubbliche disponibili sul Fondo Nazionale del Servizio Civile.
I compiti di ciascuno dei soggetti chiamati a realizzare l’intervento sono fissati in un protocollo d’intesa  tra le tre Istituzioni suindicate e che sarà firmato nei prossimi giorni. Il progetto in argomento si colloca nell’ambito di una iniziativa di più ampio respiro portata avanti sin dalla prima ora dall’UNSC nelle aree terremotate dell’Abruzzo in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile e con gli enti di servizio civile,che ha visto protagonisti nella fase della prima emergenza altri 300 volontari già in servizio distolti dalla attuazione dei rispettivi progetti cui erano assegnati».

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