Cnesc: non utilizare il SCN come sostitutivo del welfare

In un comunicato, che riportiamo sotto, la Cnesc (Conferenza Nazionale Enti di Servizio Civile) chiede ai parlamentari, impegnati in questi giorni nella discussione della Finanziaria 2008, di non approvare il controverso art. 55-ter che innalza la quota di finanziamento per progetti riservati ai grandi invalidi e ciechi. Secondo la Cnesc «se approvato questo articolo segnerebbe in modo pesante l’identità del Servizio Civile Nazionale, facendo prevalere il suo carattere di sostegno al sistema di welfare e dei servizi sociali a discapito delle finalità educative e promozionali».

NON UTILIZZARE IL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE COME SOSTITUTO DEL SISTEMA DI WELFARE E DEI SERVIZI SOCIALI

LA CNESC CHIEDE AI PARLAMENTARI DI DARE PARERE NEGATIVO ALL’ART 55ter DELLA LEGGE FINANZIARIA.

Il Servizio Civile Nazionale su base volontaria istituito con la Legge 64/01 offre ai giovani l’opportunità di effettuare un percorso di formazione sociale, civica, culturale e professionale attraverso l’esperienza umana di solidarietà sociale, attività di cooperazione nazionale ed internazionale, di salvaguardia e tutela del patrimonio nazionale.

Nel testo licenziato dalla Commissione Bilancio e alla votazione dell’Aula è presente l’Art. 55ter (allegato al comunicato) che interviene pesantemente su questo percorso educativo destinando al  sostegno di uno specifico ambito (i soggetti con disabilità grave) ben il 30% dell’intera progettazione.

Con lo stesso articolo inoltre si vorrebbe innalzare al 4% la percentuale (oggi al 2%) per i bandi straordinari secondo l’art. 40 L.289/2002 Art. 40 (Utilizzo degli obiettori di coscienza e dei volontari del servizio civile nazionale come accompagnatori dei ciechi civili).

Se approvato questo articolo segnerebbe in modo pesante l’identità del Servizio Civile Nazionale, facendo prevalere il suo carattere di sostegno al sistema di welfare e dei servizi sociali a discapito delle finalità educative e promozionali.

"Tutti gli enti aderenti alla Cnesc – afferma il suo Presidente Fausto Casini – ben comprendono la drammaticità delle situazioni che vengono espresse dalla fredda dizione " disabilità fisica, psichica o sensoriale grave" e già attuano interventi anche attraverso i progetti di servizio civile ma sono convinte che la soluzione a questa situazione richieda interventi specifici di politiche sociali e ove necessario, sanitarie e non sia il Servizio Civile Nazionale, che, ribadiamo, ha altre finalità, lo strumento a cui fare ricorso. Per tali motivi chiediamo ai parlamentari l’abrogazione dell’art. 55ter".

art. 55ter(Misure in favore di soggetti con disabilità grave)
1. Una quota non inferiore al 4 per cento dei fondi destinati ai progetti di
impiego dei volontari del Servizio civile nazionale è riservata allo
svolgimento del servizio previsto dall’articolo 40 della legge 27 dicembre
2002, n. 289.
2. Nell’ambito dei fondi destinati ai progetti di impiego dei volontari del
Servizio Civile Nazionale viene stabilita una quota di riserva non inferiore
al 30 per cento in favore di quelli aventi finalità di assistenza diretta o
indiretta a persone con disabilità fisica, psichica o sensoriale grave».

Alla Cnesc aderiscono: Acli, Aism, Anpas, Anspi, ArciServizioCivile, Associazione Papa Giovanni XXIII, Caritas Italiana, Cenasca-Cisl, Cesc, Cnca, Confederazione Nazionale Misericordie d’Italia, Diaconia Valdese, Italia Nostra, Federsolidarietà /CCI , Focsiv, Legacoop, Scs/Cnos, Unpli, WWF

Segreteria:
c/o Caritas Italiana Via Aurelia 796 – 00165 Roma . Tel : 06/66177001
(centralino); Fax è 06/66177602; mail: serviziocivile@caritasitaliana.it

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