Le associazioni presso cui è possibile svolgere l’anno di servizio civile sono innumerevoli e si occupano degli ambiti più disparati. Tra quelle che compongono la C.N.E.S.C. c’è anche l’A.I.S.M.: Associazione Italiana Sclerosi Multipla.
Si tratta di un’associazione molto attiva su tutto il territorio nazionale il cui scopo principale è assistere i malati terminali affetti da sclerosi multipla. Tanti centri di accoglienza dislocati in tutta Italia offrono un servizio silenzioso, ma fondamentale a tutte quelle persone che, ad uno stato già avanzato della malattia, necessitano di infrastrutture adeguate e cure specifiche prestate da équipe di medici e paramedici, ma anche e soprattutto di volontari.
È proprio in questo contesto che si inserisce la figura del volontario/a in servizio civile, il quale certamente non potrà ne guarire, né curare appropriatamente i malati, né tanto meno cambiarne le sorti, ma potrà dare una mano e soprattutto portare un sorriso, offrire una spalla su cui appoggiarsi, prestare attenzione, ascoltare.
I volontari selezionati potranno sperimentarsi, per un periodo di 12 mesi, nei servizi di assistenza di carattere sociale quali ad esempio assistenza domiciliare e ospedaliera in particolare commissioni, disbrigo pratiche, assistenza alla vestizione, aiuto nell’alimentazione, cura della persona, trasporto attrezzato e attività ricreative e di socializzazione e riceveranno una formazione specifica spendibile nel terzo settore alla fine del servizio prestato.
È un servizio indubbiamente complesso e difficile da gestire che proprio per questo richiede un’attenta formazione e preparazione, ma è un’esperienza che lascerà un segno indelebile, un segno che può testimoniare solo chi l’ha provato sulla propria pelle.
Michela Piscitelli
Per approfondire:
www.aism.it