Governo approva decreto attuativo, nasce Servizio civile universale

Il Consiglio dei Ministri ha approvato venerdì 10 febbraio il primo Decreto legislativo di attuazione della legge delega n. 106/2016 di riforma del "Terzo settore, dell'impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale", riferito proprio a quest'ultimo. Giunge quindi a compimento, a 16 anni dalla sua istituzione, la riforma del servizio civile volontario in chiave "universale", ossia – nelle intenzioni del Governo Renzi prima e Gentiloni ora – aperto potenzialmente a 100.000 giovani, sia italiani che stranieri. «Tra le novità più rilevanti del Decreto, rispetto allo schema approvato il 9 novembre scorso e passato dal vaglio delle Camere, l'accoglimento della proposta di quest'ultime di ridurre le ore di servizio settimanali da 30 a 25», ha dichiarato a "Redattore Sociale" l'on. Francesca Bonomo (PD), che ha seguito tutto l'iter della riforma sin dal 2014.


«E' importante che il Consiglio dei Ministri abbia recepito le indicazioni delle Camere anche per venire incontro alle richieste dei giovani di rendere l'esperienza più compatibile con i loro tempi di vita», ha aggiunto l'esponente dem. Tra le conferme invece il limite di sedi minimo per l'accreditamento degli enti a 100, che di fatto costringerà le realtà più piccole oggi esistenti ad aggregarsi per poter continuare ad operare nel sistema del nuovo servizio civile universale, anche se è stata introdotta una ripartizione regionale dell'Albo nazionale prevedendo in questo caso un numero minimo di 30 sedi. Rilevante anche la conferma dell'apertura a tutti i giovani dai 18 ai 28 anni non superati, stranieri compresi, uno status più definito dei giovani, ora denominati "operatori volontari del servizio civile universale", e della loro Rappresentanza, ed un richiamo più saldo alla "difesa non armata e nonviolente della Patria", in stretto legame con la storia del servizio civile nazionale e dell'obiezione di coscienza al servizio militare. Sancita anche la possibilità di svolgere 3 mesi di servizio civile in Europa, "aprendo la strada verso la sperimentazione di un vero servizio civile europeo", dice ancora l'on. Bonomo. «Grande soddisfazione per questo risultato» è stata espressa dal Sottosegretario del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, on. Luigi Bobba, che ha promosso e seguito l'iter della riforma nel Governo Renzi. Per Bobba questo «è il primo passo concreto della riforma complessiva del Terzo settore ed è significativo che parta proprio con il servizio civile universale, con una esperienza cioè che riguarda insieme i giovani, gli enti e la cura del bene comune, che è in fondo il cuore di tutta la riforma». «Inoltre – ha aggiunto il Sottosegretario – è importante che la riforma possa già contare su una dotazione economica che permetterà già quest'anno l'avvio di circa 47mila giovani. Ora occorrerà procedere rapidamente nel concretizzare gli elementi di maggior novità della legge, a partire dalla programmazione triennale, dalla flessibilità della durata e dall'apertura alla dimensione europea». Per l'on. Bobba è infine significativo che il Decreto legislativo abbia mantenuto non solo l'apertura ai giovani stranieri ma anche, nella logica di quanto indicato da molte ricerche sul tema, anche l'attenzione ai giovani più svantaggiati e a nuovi ambiti di progettazione, «tutte novità che andranno sicuramente approfondite con focus specifici al momento dell'attuazione del Decreto legislativo». Soddisfazione per le tante novità introdotte dal provvedimento attuativo sono espresse anche dal Forum Nazionale del Servizio Civile e dalla Conferenza Nazionale degli enti di servizio civile.

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