La riforma del servizio civile slitta al 2016

Secondo quanto scrive Vita.it sarebbe stato spostato al 7 settembre il termine per la presentazione in Commissione Affari Costituzionali del Senato degli emendamenti al Disegno di legge delega di riforma del terzo settore e del servizio civile, già approvato alla Camera. Questo spostamento comporterà di fatto uno slittamento dell'approvazione della riforma al 2016. «Questa impasse è ancora più dannosa dal punto di vista specifico del servizio civile – spiega a Vita.it il Presidente della CNESC, Licio Palazzini -, perché se per quanto riguarda l’impresa sociale e il volontariato basterebbe la singola approvazione della legge per cambiare nel profondo la normativa attuale, per l’avvio di un vero e proprio Scu, Servizio civile universale, come proposto dalla legge, i tempi si allungherebbero ancora di più».


Il motivo è legato alla necessità di trattare «una serie di decreti attuativi, per esempio sulle programmazione triennale del servizio: ognuno di essi necessita del tempo per la discussione e la preparazione. Di questo passo, se la riforma del Terzo settore arrivasse nel 2016, tali decreti fondamentali slitterebbero addirittura al 2017, accumulando una perdita di tempo più che dannosa per tutti», chiarisce Palazzini. Per l'on. Edoardo Patriarca (PD) «se il testo della Camera fosse stato accolto al Senato senza la pretesa di riscriverlo la riforma oggi sarebbe già legge». «Un testo migliorabile certo, ma non da stravolgere», scrive ancora sulla sua pagina Facebook.

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