E' morto ieri sera a Padova, a 94 anni, mons. Giovanni Nervo, tra i fondatori e primo presidente di Caritas
Italiana. Da decenni era una delle voci più autorevoli in Italia sull’impegno sociale,
l’attenzione ai poveri, l’educazione alla pace e alla giustizia. Mons. Nervo si è speso molto in
questi anni anche per il servizio civile, prima in Caritas Italiana e poi tramite la "Fondazione
Zancan", da lui fondata e presieduta. A proposito del servizio civile volontario, nel 2004 aveva detto: «Potrebbe e dovrebbe raccogliere l'eredità di quello degli obiettori: dipenderà dalle motivazioni dei giovani, ma ancor più dalla serietà e responsabilità con cui gli enti lo gestiranno. Come cioè cureranno la formazione, come formuleranno i progetti e quali progetti offriranno ai giovani, come sapranno rispettare i giovani, le loro potenzialità, le loro motivazioni, dando priorità alla loro crescita e maturazione ed evitando ogni forma di sfruttamento di “manodopera a basso costo”. Dipenderà anche, e molto, da quanto lo Stato vorrà investire in questo programma, quante risorse finanziarie verranno destinate, con quale puntualità manterrà gli impegni previsti dalla legge verso gli enti e verso i giovani. Insomma, è una questione di lungimiranza o di miopia». Qui si può leggere
l'intervista completa [PDF] apparsa su "Voci sull'Obiezione" (2004), due suoi interventi su “Servizio
civile e Costituzione” [PDF] e su “I compiti del servizio civile” [PDF].