«Si apre uno spiraglio per il Servizio civile. Ci sembra un segnale positivo quello che arriva dal Tribunale del lavoro di Milano che ha accolto il ricorso presentato da uno studente pakistano di 26 anni escluso dal Bando di servizio civile perchè straniero». A dichiararlo in un comunicato diffuso venerdì scorso è Ilaria Bugetti, delegata ANCI al servizio civile.
Per Bugetti inoltre «si tratta di una sentenza importante su un tema, quello della partecipazione ai progetti di Servizio civile di ragazzi stranieri regolarmente soggiornanti sul nostro territorio, che l’ANCI ha già sollevato in passato. Il servizio civile è un’ esperienza di cittadinanza attiva per i nostri giovani e deve diventare uno strumento di partecipazione e integrazione per chi viene da più lontano». «La pronuncia del Tribunale di Milano – prosegue – evidenzia che la necessità di una riforma normativa del Servizio è quanto mai attuale e necessaria per evitare che ci sia uno scollamento tra il dettato normativo e la nostra società, che si è andata arricchendo e trasformando anche grazie alla presenza stabile ed integrata di cittadini stranieri che partecipano alla vita delle nostre comunità». Altro segnale positivo, secondo la rappresentante ANCI, arriva dal Ministro Riccardi, «che ha espresso preoccupazione e richiamato l’attenzione sulle sorti del Servizio civile, da troppo tempo dimenticato e abbandonato a se stesso». Commentando l’intervento del Ministro in audizione, sulle linee programmatiche del proprio dicastero presso la Commissione Affari Costituzionali della Camera lo scorso 11 gennaio, Bugetti conclude dicendosi «sicura che l’attenzione e la sensibilità dimostrata dal Ministro sia una buona premessa per avviare un percorso di confronto e collaborazione sul Servizio civile». [Fonte: ANCI]