«Crediamo ancora in un’Italia fatta di uomini e donne, prima ancora che di cifre in bilancio e di lotte politiche». Inizia così un appello che in questi giorni circola sui social network, lanciato da alcuni giovani in servizio civile a sostegno della Campagna "Non tagliate il futuro dell'Italia!".
«Crediamo ancora in un’Italia che vive di giovani – prosegue l'appello -, che con entusiasmo e grandi nelle loro passioni hanno voglia di crescere. Crediamo ancora nell’Italia che ci ha conquistati il giorno che abbiamo scelto di dedicare un anno a lei con Il Servizio Civile. Crediamo ancora che, nonostante oggi il futuro sia incerto e difficile, ci sia comunque un’opportunità. E soprattutto crediamo ancora in chi questo futuro ce l’ha costruito e sente ancora il dovere e l’impegno di investire sui giovani, l’unica risorsa per continuare a crescere. Ad oggi siamo più di 300.000 giovani che abbiamo scelto di impegnare un anno della nostra vita a servizio della
comunità, nei diversi settori di intervento del Servizio Civile Nazionale: assistenza, protezione civile, tutela dell'ambiente, valorizzazione del patrimonio artistico e culturale, educazione e promozione culturale, servizio civile all'estero. Un anno in cui, credendo nei valori del Servizio Civile, abbiamo messo in gioco noi stessi, la nostra energia e il nostro tempo. Con il sorriso e a volte con sacrificio, con responsabilità e maturità, abbiamo migliorato a poco a poco piccole realtà disagiate, reso più agevoli tanti servizi per i cittadini, arrivando lì dove lo Stato spesso non può arrivare e dove è giusto che arriviamo noi giovani cittadini attivi, concorrendo a difendere la nostra Patria con l’arma che a noi piace di più: la Pace!». «Con l’ennesimo pesante taglio -concludono i giovani volontari – previsto al fondo nazionale per il Servizio Civile, questa importante scuola di cittadinanza attiva non potrà essere garantita alle prossime generazioni. Impediamo che queste idee di Difesa e di Patria diventino un sogno irrealizzabile. Impediamo che ci venga tolta anche la possibilità di costruire con le nostre mani il futuro che ci spetta».