Si è svolta il 27 ottobre a Roma la presentazione del nuovo percorso di formazione che Arci Servizio Civile (ASC), la principale “associazione di associazioni” che dal 1981 si occupa di servizio civile, ha impostato per i suoi operatori interni in vista della riforma del servizio civile “universale”. ASC è così la prima grande organizzazione nazionale ad avviare un percorso di questo tipo, dopo l’entrata in vigore della riforma del servizio civile universale lo scorso 18 aprile. «Con l’approvazione della legge 106/2016 e del D.lgs. 40/2017 – ricorda ASC – il Servizio Civile Nazionale (SCN) si appresta a diventare Universale (SCU). Una delle innovazioni fondamentali è il passaggio dalla progettazione annuale alla programmazione triennale. A differenza della normativa del SCN, la futura programmazione prevederà la cooperazione di organizzazioni accreditate che operano in settori e territori diversi per realizzare insieme gli obiettivi della programmazione stessa». «Pensiamo quindi che avere delle persone che a livello intermedio facciano da punto di riferimento tra le varie realtà di un’organizzazione complessa come ASC, che conta oltre 1.300 organizzazioni collettive al suo interno, sia determinante», ha sottolineato il Presidente di ASC, Licio Palazzini, che poi ha ricordato come «occorre una realtà che pensi il servizio civile, perché questa esperienza, importante e significativa, non lo sia in modo casuale».
«Una delle indicazioni più rilevanti è la necessità di operatori che leghino il livello nazionale con quello locale – specifica ancora Palazzini -, in un processo di scambio verticale che faccia conoscere le dinamiche reali, che metta a disposizione le informazioni necessarie a fare bene e correttamente. La stessa esigenza di presenza vale anche a livello orizzontale, nel territorio. Avere diverse associazioni che operano in numerose sedi di attuazione per realizzare progetti fra di loro diversi, nella nostra storia, di ha portato a dotarci di questa figura”. Il percorso interno, articolato in 5 laboratori, è stato impostato dalla dott.essa Cristina Bertazzoni esperta in formazione psicosociale, e punta alla costruzione di una “comunità associativa, che persegua obiettivi e azioni comuni attraverso la logica della cooperazione" e del “fare insieme e che faccia “da punto di riferimento per ASC e per il territorio”, come è stato specificato. Inoltre si punta a sviluppare competenze di lavoro di gruppo e di gestione dei gruppi, acquisire competenze per la programmazione partecipata di programmi e progetti di servizio civile universale e sviluppare competenze personali utili e trasferibili nel contesto associativo locale. Il percorso, con il primo laboratorio, partirà il prossimo 9 novembre, per concludersi a maggio 2018.