"Il Manifesto" di giovedì 6 febbraio ospita un contributo di Licio Palazzini, Presidente di Arci Servizio Civile (ASC). Palazzini nel suo articolo ricorda come «C’è un percorso comune fra l’espulsione dei giovani dal mercato del lavoro e dalla vita sociale attiva e la drastica riduzione del servizio civile nazionale, precipitato dai 45.000 posti del 2007 ai 15.000 del 2014, dopo un anno di stop totale. È importante studiarlo perché ha le infrastrutture organizzative per accogliere oltre 100 mila persone e quindi un suo inserimento in provvedimenti generali di inclusione dei giovani sarebbe da questo punto di vista possibile nell’arco di pochi mesi».
«Il profilo dell’istruzione formale dei giovani coinvolti è superiore alla media e questo da una parte è una risorsa ma, nel momento in cui si finanziano solo 15 mila posti all’anno, si fa assumere al Scn un carattere elitario inaccettabile. Per questo proponiamo un Scn per tutti coloro che chiedono di farlo», aggiunge poi il Presidente di ASC. Infine la proposta di collegare maggiormente il SCN in chiave europea. «Il Scn può portare il suo contributo anche per affrontare la crisi dell’Unione – spiega Palazzini – attraverso una linea di Scn chiamata «Italia/Europa» che combina, dentro i dodici mesi del progetto in Italia, un periodo di tre/quattro mesi presso un’altra organizzazione europea, a condizione di reciprocità, magari ospitati presso famiglie. Su questo stiamo già lavorando con partner francesi, belgi, tedeschi».