Dopo la notizia dell’integrazione del Bando ordinario di servizio civile nazionale, con ulteriori 1.406 giovani nel 2015, il Forum Nazionale Servizio Civile con un comunicato diffuso venerdì scorso "denuncia il mancato utilizzo della totalità dei fondi resi disponibili con la legge di stabilità 2014". «Siamo davanti ad un’Italia a due velocità. La differenza oggi non è tra il nord e il mezzogiorno, ma tra un Governo che investe nel servizio civile e alcune Regioni che congelano i fondi e precludendo l’opportunità ai giovani», ha dichiarato Enrico Maria Borrelli, presidente di Amesci e del Forum Nazionale Servizio Civile.
«Gli sforzi fatti in legge di stabilità da Governo e Parlamento per ridare ossigeno al servizio civile sono stati enormi e frutto di un lavoro che ha visto gli enti e i volontari in prima fila per questa battaglia. L’obiettivo non era certo quello di far arrivare questi fondi nelle casse delle regioni affinché non li utilizzassero, ma di creare maggiori opportunità per i giovani, tutti i giovani del nostro Paese» prosegue Borrelli. «Crediamo che in un momento di profonda crisi come quello attuale negare a migliaia di ragazze e ragazzi italiani un’opportunità di crescita e di formazione è politicamente incomprensibile. E ingiustificabile agli occhi dei giovani» afferma il Presidente di Amesci e del FNSC, che poi aggiunge: «Per questo motivo denunciamo la scelta di alcune regioni di non aver consentito al Dipartimento della Gioventù e del SCN di utilizzare i fondi eccedenti in favore di altre regioni, come Campania e Sicilia, che hanno progetti idonei ad essere avviati ma privi delle risorse necessarie a finanziarli». «Chiediamo al premier Matteo Renzi, al Ministro Poletti e al Sottosegretario Bobba di tutelare l’unicità di questo strumento e di prevedere per il futuro meccanismi di ripartizione dei fondi tra le regioni che dia la priorità ai giovani. Ovunque essi risiedano in Italia» conclude Borrelli. Leggi tutto il comunicato qui in PDF .