La Presidenza di Caritas Italiana, tornata a riunirsi dopo il Convegno nazionale di Fiuggi di novembre, ha preso in esame con preoccupazione gli effetti dell'attuale crisi e, a partire dalla sua riflessione, ha rilanciato alcune priorità, tra le quali quella dei giovani «da sostenere e accompagnare, ma anche risorse da valorizzare e orientare con percorsi formativi, di volontariato e di servizio civile».
Di questi temi ha parlato di recente anche il Presidente di Caritas Italiana, S.E. mons. Giuseppe Merisi, in una intervista a "Vita" [PDF] dello scorso 16 dicembre. Sempre "Vita", nel numero di inizio dicembre, ospita un editorale di Diego Cipriani, già Direttore dell'Unsc, che si rivolge direttamente al premier Monti. «Durante la fase delle consultazioni – scrive Cipriani – lei ha detto che "quasi sempre quel che giova ai giovani giova al Paese". È proprio il caso del servizio civile, che in questi anni ha dimostrato di essere una straordinaria palestra per i giovani che vogliono dare un contributo alla costruzione della res publica». «E di questo impegno diffuso – ricorda ancora - ne hanno guadagnato sia i volontari del servizio civile (che sono donne nel 70% dei casi), ma sopratutto le comunità nelle quali hanno operato. Per avere conferma basta chiedere agli amministratori dei nostri 8mila Comuni».«Signor presidente – conclude -, nessuno si nasconde le difficoltà che il nostro Paese sta vivendo e dovrà vivere ancora nei prossimi mesi, ma mortificare il servizio civile sarebbe un errore che i nostri giovani non meritano». Leggi tutto l'editoriale qui in PDF.