Rispondendo ieri ad un lettore, l'editorialista del Corriere della Sera, Aldo Cazzullo, ha proposto un «servizio civile, che avrebbe senso solo se obbligatorio per tutti, sarebbe senz’altro un’occasione di crescita. Un modo per capire che esistono anche doveri e non solo diritti, responsabilità e non solo opportunità. Ma se l’idea non è mai stata realizzata, è perché resta impopolare. A volte ai padri dà meno fastidio un figlio sdraiato sul divano, ma dipendente da loro e sotto controllo, che il pensiero di un figlio al lavoro tra le macerie di un terremoto o tra le vittime di una valanga. Ma so che tanti giovani fanno volontariato, e questo attenua il mio pessimismo».