La CNESC (Conferenza Nazionale Enti per il Servizio Civile), il principale organismo di rappresentanza degli enti nazionali di servizio civile, ricorda in un comunicato che questa esperienza "non è morta" e si appella al Governo perchè dia seguito agli impegni assunti lo scorso 16 dicembre.
«Da un po’ di tempo, da più parti, con sfumature diverse – afferma il presidente della CNESC, Primo di Blasio – si sta dichiarando la “morte del Servizio Civile Nazionale”, pensando già a come sostituirlo. Noi siamo convinti che l’attuale Istituto del Servizio Civile Nazionale (SCN) sia una ricchezza fondamentale per il nostro paese, che, malgrado l’avversa congiuntura economica, occorre fare tutti gli sforzi possibili per ridargli dignità». Tutta la CNESC è convinta che «il ministro Riccardi, così come ha recentemente dichiarato, farà tutto il possibile per recuperare finanziamenti aggiuntivi al fine di garantire la presentazione progetti nel 2012 ed adeguati avvii di giovani in Servizio Civile nel 2013». Poi l'appello: «Chiediamo al Governo di dar seguito alla decisione assunta in Parlamento nel dicembre scorso di discontinuità rispetto al finanziamento del SCN e di sostenere con scelte coerenti l’impegno del ministro Riccardi, per far si che questo Istituto della Repubblica Italiana non venga frantumato dalle decisioni assunte dal precedente Governo». «Chiediamo a tutti – conclude Di Blasio -, al di là delle differenze che ognuno può avere rispetto all’attuale gestione ed organizzazione dell’Istituto del Servizio Civile, di sostenere il suo rifinanziamento per garantire una continuità dell’esperienza fondamentale, per non dissipare quel patrimonio di risorse umane e di attività che ha permesso in questi anni, a molti giovani, non solo di scrivere tante storie di impegno, di cittadinanza attiva, di pace, di solidarietà, ma di trovare un riferimento, un luogo dove potersi misurare sia con se stessi sia con gli altri». Leggi tutto il comunicato qui in PDF.