CNESC: soddisfazione e disponibilità sulla proposta Giovannini sul servizio civile

Logo_cnesc«Come CNESC esprimiamo soddisfazione per l’intervento del Ministro del Lavoro, Enrico
Giovannini
, in materia di Servizio Civile Nazionale». E’ quanto dichiara oggi a "Redattore
Sociale" Primo Di Blasio, Presidente della Conferenza nazionale degli enti di servizio civile,
commentando le dichiarazioni di ieri del Ministro Giovannini che aveva parlato di un servizio
civile in chiave di lotta alla “dispersione scolastica” dei giovani, sul modello di quanto già
avviene in Francia.


«E’ la prima volta – prosegue Di Blasio – che un ministro di un dicastero di peso, quale quello
diretto dal Ministro Giovannini, interviene nel merito del contributo che questo Istituto può
portare al Paese e con soddisfazione vediamo messa al centro la valenza formativa che il
servizio civile ha, quando ben organizzato». La CNESC sottolinea anche che, proprio quel
Ministero, assieme al Miur e alle Regioni e PA è chiamato a dare attuazione alla norma della
legge Fornero di certificazione delle competenze acquisite dai giovani del servizio civile
nazionale nell’ambito dell’educazione non formale e informale. «Speriamo che questo stia
avvenendo con il coinvolgimento del Dipartimento Gioventù e Servizio Civile Nazionale», precisa
Di Blasio, che poi prosegue: «Finalmente anche nella compagine governativa sembra emergere un
approccio integrato fra vari ministri e la consapevolezza che il Servizio Civile non è un costo
ma un investimento».
Per il Presidente della realtà che raggruppa tra i principali enti di servizio civile nazionale
«certamente l’ambito strutturale dell’ingresso consapevole dei giovani nel mercato del lavoro,
ma anche nella partecipazione civica, come concrete modalità di partecipare alla coesione e
sicurezza del Paese, è un asse che da tempo la CNESC richiede. In particolare è stato
sottolineato nell’incontro con la Ministra Idem del 31 maggio scorso, quando è stato richiesto
di monitorare le misure europee per l’occupazione giovanile e di studiare le modalità di
valorizzazione del contributo che già oggi il servizio civile nazionale dà in questa direzione».
«Certo che questo dibattito non può astrarsi dalla confusione istituzionale in cui versa il
servizio civile e dalla grave situazione finanziaria attuale che rischia di vanificare i
risultati già ottenuti, apprezzati all’estero, a cominciare dalla Francia», conclude Di Blasio
che poi ricorda come la CNESC sia «a disposizione del Governo per portare un contributo concreto
di idee, risultati e risorse da mettere a disposizione». [Fonte: "Redattore Sociale"]

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