Concluso il progetto di servizio civile sperimentale in Albania

Banner_progetto_AlbaniaOltre 50 famiglie coinvolte attraverso quasi 300 visite e circa 100 accompagnamenti effettuati, con un impegno di 600 ore di colloqui. Sono questi alcuni numeri che "raccontano" il progetto “Caschi Bianchi Oltre le Vendette", conclusosi lo scorso 16 ottobre e presentato a Roma venerdì in una Conferenza pubblica. Presente all'incontro anche Paola Paduano, Capo dipartimento della Gioventù e del Servizio civile, che ha ricordato nel suo intervento Daniele Ghillani, il giovane volontario morto in Brasile una settimana fa e i cui funerali si svolgono oggi a Parma.


Partito un anno fa, il progetto in Albania “Caschi Bianchi Oltre le Vendette" ha costituito la prima sperimentazione italiana all’estero di difesa civile non armata e nonviolenta, promossa dall’Ufficio nazionale del servizio civile e realizzata in copregettazione dall'Associazione "Comunità Papa Giovanni XXIII", da Caritas Italiana e da Focsiv-Volontari nel Mondo, con il supporto scientifico del “Centro interdipartimentale di ricerca e servizi sui diritti della persona e dei popoli” dell’ Università degli Studi di Padova. Oggetto diretto dell'impegno dei 6 volontari è stato il delicato tema delle "vendette di sangue" o, in lingua albanese, gjakmarrja, regolate nell'antico codice consuetudinario del “Kanun“. Di questo incontro sono disponibili sul sito "Antenne di Pace" le testimonianze e gli interventi dei 6 volontari.

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