Lanciata lo scorso 16 giugno da Gondwana (Associazione di Cooperazione e Diplomazia Popolare), con l'intento di «manifestare dissenso rispetto all’attuale situazione di abbandono del Servizio civile nazionale e richiedere di attivare le risorse necessarie affinché almeno 40.000 giovani all'anno possano vivere questa stessa esperienza», la campagna “Un anno da ricordare” ha superato la boa dei suoi primi sei mesi.
«L’adesione – ricordano i promotori – può avvenire in 4 diverse modalità (come obiettore di coscienza, come attuale o ex volontario di servizio civile, come ente/associazione e come singolo cittadino) e attraverso una comunicazione inviata da una casella e-mail appositamente creata». I dati inseriti dagli aderenti creano un fac-simile del foglio di congedo/attestato di servizio civile, che viene conservato come simbolo dell’esperienza, come fosse un “pegno” che viene chiesto di onorare garantendo la stessa possibilità a tanti altri giovani. «Ad oggi la campagna – precisa Anna Sara Fasoli di Gondwana – ha raccolto 690 adesioni, per la maggior parte di cittadini e volontari di servizio civile (oltre ad una trentina di associazioni), e Gondwana continua a diffonderla come strumento di sensibilizzazione negli eventi territoriali di promozione del SCN a cui partecipa».