Corriere.it, Bando di servizio civile “discriminatorio”

Reas_Shahzad_SayedIn attesa dell'incontro di oggi pomeriggio in Consulta nazionale, dove saranno auditi i rappresentanti di ASGI e ANP, le due associazioni di avvocati che hanno portato avanti il ricorso per aprire il servizio civile ai giovani stranieri, sul Corriere.it un articolo denuncia lo "scandalo" di un bando nazionale definito "discriminatorio". A firmare il post Reas Syed, fratello maggiore di Shahzad Syed. Fu quest'ultimo proprio due anni fa a presentare e vincere il ricorso, presso il Tribunale del Lavoro di Milano, sulla chiusura agli stranieri del bando nazionale di servizio civile.


«Va sottolineato – scrive Reas Syed – che si tratta di scegliere dei volontari per il Servizio Civile che ormai non ha nulla a che fare con la leva militare, che non è più obbligatoria da anni, o con la difesa della Patria perché spesso questi ragazzi vanno all’estero per fare delle esperienze formative; forse proprio per questo i giudici milanesi hanno analizzato la questione sotto il profilo dei “doveri inderogabili di solidarietà” di cui all’art. 2 della Costituzione e hanno fatto riferimento a un concetto ampio di cittadinanza, quella sostanziale, come intesa nell’art. 3 della Costituzione». «Ma anche senza esser magistrati o avere una laurea in giurisprudenza – prosegue Syed – si capisce bene che non ha senso chiedere che siano cittadini italiani i volontari che, ad esempio, vanno in Asia, Africa o Sud America a fare volontariato sotto la guida di enti locali o ONG internazionali o che semplicemente assistono anziani o bambini nelle nostre città». Leggi tutto l'articolo a questo link.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *