Le organizzazioni aderenti alla Rete Italiana per il Disarmo, hanno deciso di sottoporre ai candidati alle prossime elezioni politiche una serie di quesiti e di proposte sui temi di lavoro della Rete stessa. «La Rete italiana per il Disarmo – precisa una nota – diffonderà le risposte ottenute e continuerà a sollecitare gli eletti sui punti proposti anche dopo il 4 marzo. Le questioni sono poste sotto forma di domanda su un aspetto specifico, anche se ovviamente fanno riferimento a tematiche più generali». Sul tema "Difesa civile non armata e nonviolenta" Rete Disarmo chiede: «Il candidato/a è disponibile a sostenere l’iter istituzionale della proposta di legge (precedentemente di iniziativa popolare, al momento di iniziativa parlamentare e già incardinata nelle competenti Commissioni della Camera dei Deputati) per l’istituzione di un Dipartimento della Difesa Civile Non Armata e Nonviolenta? Si tratterebbe di una inedita innovazione istituzionale che finalmente darebbe valore all'opzione della difesa civile della Patria (a cui la Corte Costituzionale ha attribuito pari dignità rispetto alla difesa militare e a cui la legge istitutiva del Servizio Civile Universale chiama il Governo a dare attuazione) realizzando l’obiettivo di 100.000 giovani all’anno in Servizio Civile Universale volontario, costituendo un Istituto di Ricerca su Pace e Disarmo e consolidando la sperimentazione in corso di Corpi Civili di Pace».