Ci sarà anche il servizio civile nazionale tra le azioni potenzialmente finanziabili e prese in considerazione dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nell’ambito del Piano europeo “Garanzia Giovani” (Youth Guarantee), approvato lo scorso 30 ottobre. Lo ricordano "Redattore Sociale" e "Vita.it" in due articoli che riportano i commenti di Silvia Conforti, Rappresentante nazionale dei volontari, ed Enrico Maria Borrelli, Presidente del Forum nazionale del servizio civile, i quali insieme a Primo Di Blasio, Presidente della Cnesc, hanno partecipato giovedì scorso ad un incontro al Ministero proprio su questo tema.
E intervenendo mercoledì in Commissione Lavoro alla Camera il Ministro Enrico Giovannini, ha dichiarato come «il piano partirà concretamente il 1° gennaio 2014» e che «le attività di servizio civile sulle quali si sta riflettendo per l'attivazione della ‘Garanzia giovani’, peraltro al momento in una fase del tutto iniziale di analisi, prevedono l'impiego di giovani presso strutture profit e non profit per periodi brevi di tirocini formativi, che consentano agli stessi giovani di ricevere una iniziale formazione professionale e di rendersi utili a livello sociale». «Le nostre proposte specifiche – ha dichiarato Borrelli a "Redattore Sociale" – sono andate in due direzioni: da un lato riconoscere il valore formativo e qualificante del servizio civile nazionale, sostenendolo in termini economici, quindi utilizzando parte dei fondi della ‘Garanzia Giovani’ per aumentarne gli stanziamenti annuali. Dall’altro ho proposto personalmente che la Garanzia sia utilizzata in maniera strutturale, avviando un processo che punti a individuare quali siano le competenze di base e quali quelle specifiche che possono essere validate per chi svolge il servizio civile nazionale».