Con i Bandi sulla misura Garanzia Giovani «è compiuto il ribaltamento del significato del Servizio civile da “difesa civile, non armata e nonviolenta” della Patria – e, in quanto tale, diritto universale per tutti i giovani che vogliono realizzarlo – a misura tampone contro la precarietà lavorativa. E visti i continui tagli, o mangi questa minestra…». È la denuncia di Pasquale Pugliese della Segreteria del Movimento Nonviolento in un articolo sul suo blog su "Vita.it".
Pugliese ricorda come «il Servizio civile nazionale sia uno degli strumento fondamentali della difesa civile. Infatti la formula “difesa civile” è esplicitata per la prima volta nella legge n.230 del 1998, prima riforma del Servizio Civile, ed è sostanzialmente ribadita nella legge istitutiva del nuovo SCN, la 64 del 2001, che richiamano precedenti sentenze della Corte costituzionale e restituiscono un concetto di Patria più ampio rispetto ai soli confini e interessi nazionali, comprendente le istituzioni democratiche e i diritti fondamentali dei cittadini. Che vanno difesi senza l’uso della violenza ma con mezzi e strumenti nonviolenti, quelli coerenti con l’articolo 11 della Costituzione». Per questo rilancia la Campagna “Un’altra difesa è possibile” che – attraverso una proposta di legge di iniziativa popolare – promuove la “istituzione e finanziamento del Dipartimento della difesa civile, non armata e nonviolenta”. «In questi giorni – conclude Pugliese – si stanno costituendo in tutta Italia i Comitati locali, provinciali e regionali per la Campagna. Il 28 novembre sarà la prima Giornata nazionale di raccolta delle firme. Tutti gli aggiornamenti e le informazioni per attivarsi personalmente si trovano sul sito www.difesacivilenonviolenta.org».