Il 27 dicembre, su proposta del Ministro per l’Integrazione, Kashetu Cécile Kyenge, il Consiglio dei Ministri ha nominato Giacomo D'Arrigo Direttore generale dell’Agenzia nazionale per i giovani, dopo che dallo scorso luglio la carica era vacante per la fine del mandato del precedente Direttore Paolo Di Caro. D'Arrigo, messinese, 37 anni, vice presidente dl Big-Bang Sicilia, fondazione che fa capo all'attuale segretario del Partito Democratico Matteo Renzi, è stato consigliere comunale di Nizza di Sicilia (Me) ed è autore del libro "L'Italia cambiata dai ragazzini". Come racconta l'Agenzia "Redattore Sociale" nelle scorse settimane alcune interrogazioni parlamentari, come quelle che vedeva come prime firmatarie le onorevoli Giulia Narduolo e Francesca Bonomo del Partito Democratico, avevano denunciato il ritardo di tale nomina e le conseguenze pratiche che esso comportava.
«La mancata nomina del direttore dell'Agenzia – dichiarava l'on. Bonomo – impedisce l’utilizzo dei fondi che l'Unione Europea mette a disposizione dell'Italia per i progetti all’interno del programma Youth in Action: infatti in un comunicato del 16 dicembre 2013 il Comitato di Valutazione dei progetti presentati nell’ambito del programma Gioventù in Azione alla scadenza del 1° ottobre 2013, segnala che 'la graduatoria dei progetti sarà pubblicata sul sito dell’ANG non appena saranno espletate le procedure previste. Precisiamo che, in assenza di Direttore Generale in qualità di legale rappresentate dell'Agenzia, le procedure di ratifica e di pubblicazione degli esiti della selezione dei progetti sono rallentate'». «La richiesta di arrivare alla nomina di un nuovo direttore – ha ricordato l'on. Narduolo – si era fatta sempre più pressante con il passare dei mesi, sia da parte degli stessi dipendenti dell'Agenzia, sia da parte di diverse associazioni coinvolte in progetti e preoccupate che i finanziamenti europei non impegnati destinati alle politiche per i giovani potessero ritornare a Bruxelles». Tale richiesta era sfociata anche in una petizione on-line sul sito change.org per chiedere alla Ministra Kyenge di procedere con la nomina, arrivata ieri in Consiglio dei Ministri. [Fonte: Redattore Sociale]