Un invito al Parlamento a non lasciare "il servizio civile senza più voce e senza parole" a causa della cancellazione della Consulta e della Rappresentanza nazionale. E' quello che arriva dalla Conferenza nazionale degli enti di servizio civile (CNESC), dalla Rappresentanza nazionale dei giovani volontari e dal Forum nazionale del servizio civile, che per il prossimo giovedi 11 ottobre hanno indetto un incontro «chiedendo il sostegno dei parlamentari che hanno dimostrato fino ad oggi più volte interesse ed attenzione verso il Servizio Civile Nazionale, per valutare insieme le possibili azioni da intraprendere». Intanto sembrano aprirsi degli spiragli proprio sul futuro della Rappresentanza dei giovani. «In un incontro avuto a Roma con Paola Paduano, Direttrice del Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile nazionale – ha dichiarato ieri a "Redattore Sociale" Silvia Conforti, una dei quattro Rappresentanti nazionali dei giovani attualmente in carica – ci è stato esplicitato il suo impegno a fare in modo che continuino ad esistere modalità di consultazione e di dialogo tra gli enti, i giovani e l’Ufficio nazionale del servizio civile».