Dopo il Consiglio dei ministri di giovedì 4 febbraio scorso, è stato comunicato che «il ministro della Difesa, Ignazio La Russa ha annunciato un provvedimento, promosso in collaborazione con il ministro della Gioventù Giorgia Meloni, che istituisce e finanzia quella che la stampa ha definito una mini-naja, un corso di formazione a carattere teorico-pratico inteso a fornire le conoscenze di base riguardanti il dovere costituzionale di difesa dello Stato, le attività delle forze armate, incluse le missioni internazionali di pace e di contrasto al terrorismo internazionale, e quelle di concorso alla salvaguardia delle libere istituzioni in circostanze di pubblica calamità e in altri casi di straordinaria necessità e urgenza».
«E’ un corso di 21 giorni – ha precisato La Russa -, che avrà inizio due volte l’anno e riservato ai giovani tra i 18 e i 30 anni che dovranno essere in grado di svolgere attività sportiva, avere un diploma, non avere né procedimenti penali in corso né condanne, ed essere in possesso accertamenti clinici con esito negativo sulla assunzione di sostanze stupefacenti e alcol, anche saltuaria. In tre anni saranno 15.000 i giovani che si accosteranno alle Forze Armate». L'obiettivo dichiarato dal Ministro è quello di preparare ed orientare i giovani a svolgere attività di volontariato presso le Associazioni d'Arma, come ad esempio l'Associazione nazionale alpini. Oltre che dal Ministero della Gioventù, un supporto sarà dato anche dai Ministeri della Giustizia e dell'Interno. Sui costi, il ministro La Russa aveva risposto lo scorso 1° ottobre, ricordando che la prima sperimentazione con 145 ragazzi avvenuta la settembre 2009, era stata finanziata con «450.000 euro, presi dai risparmi che io personalmente mi sono curato di far operare su altre voci del bilancio della Difesa». Guarda qui il video della conferenza stampa del ministro La Russa.
Secondo il comunicato stampa diffuso dopo il CdM, il Governo presenterà alcuni emendamenti al decreto-legge n. 1 del 2010 in materia di proroga delle missioni di pace, attualmente all’esame della Camera dei Deputati per la conversione in legge, per finanziare «in via sperimentale per un triennio, l’organizzazione di corsi di formazione a carattere teorico-pratico e di durata non superiore a tre settimane, destinati ai giovani presso reparti delle Forze armate, con l’obiettivo di fornire le conoscenze di base circa il dovere costituzionale di difesa dello Stato nonché circa le attività prioritarie svolte dalle Forze armate: missioni internazionali di pace e contrasto al terrorismo, concorso a salvaguardia di libere istituzioni, circostanze di calamità pubbliche».