Il Partito Democratico riprende e rilancia la Campagna "Non tagliate il futuro dell'Italia!", promossa dalla Cnesc (Conferenza nazionale enti di servizio civile), Forum nazionale del servizio civile e Rappresentanza nazionale dei giovani in servizio civile. Intanto la legge di stabilità 2012, che contiene i nuovi tagli al servizio civile, arriva questa mattina al voto del Senato. Il "maxi emendamento" proposto dal Governo e l'urgenza del voto legata alla crisi internazionale, hanno portato al ritiro di praticamente tutti gli emendamenti proposti, tra i quali anche quelli che dovevano dare un po' di ossigeno al servizio civile nazionale (5.138 e 6.22).
Cecilia Carmassi, Responsabile Terzo Settore per la segreteria nazionale del PD, a tal proposito ricorda che «come PD volevamo garantire un contingente di almeno 40.000 volontari l'anno con fondi nazionali, come aveva fatto il governo Prodi, invece il governo ancora una volta taglia gli investimenti sui giovani ed il prossimo anno rischiamo che partano solo 6.000 giovani in servizio civile. Qualcuno penserà che "non c'è trippa per gatti" eppure i soldi per quella cosa ideologica e strumentale che tutti chiamano mini-naja si sono trovati, proprio mentre si iniziava a tagliare sul servizio civile». «Chissà perché – si chiede Carmassi – il governo continua a far pagare la crisi a tutti quei settori che investono in coesione sociale ed in promozione di cittadinanza». L'esponente democratica conclude con l'invito alla diffusione dell'informazione e alla promozione affinchè ci sia sensibilizzazione nell'opinione pubblica, l'appello è «quando rubano il futuro ai nostri giovani lo rubano anche a noi».
Ottimi i propositi del PD, e ci danno una prospettiva ottimista per l’immediato futuro. Nulla impedirà al futuro Governo Monti di reintegrare il Fondo Nazionale per il Servizio Civile attingendo a qualche altro capitolo di spesa della Presidenza del Consiglio dei Ministri. In dieci giorni si può fare.
Beh, le prospettive ormai sono chiare: o chiusura o rilancio. E’ questa l’eredità che lascia sul servizio civile il Governo uscente.