Questa mattina una rappresentanza del mondo del servizio civile incontra, in occasione della Giornata nazionale, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Non è la prima volta che questo accade e in più occasioni, negli ultimi anni, sia Carlo Azeglio Ciampi che lo stesso Napolitano, hanno speso parole di apprezzamento per questa esperienza. Il 22 novembre 2001 i giovani obiettori e le prime giovani del servizio civile nazionale ricevettero gli auguri d'incoraggiamento da Ciampi, durante il convegno "Il nuovo servizio civile nazionale: le Forze non armate per l'Italia di oggi", che si tenne a Roma presso l'Accademia dei Lincei. Il giorno dopo, al Quirinale, si svolse un'audizione "storica" del Presidente della Repubblica ai rappresentanti della Cnesc. L'anno dopo, il 30 ottobre 2002, Ciampi, intervenendo a Ravenna invitò i giovani a ”servire la Patria militando come volontari in uno dei molti settori del servizio civile, nell’interesse della società, per il bene soprattutto dei più deboli” e nel discorso di fine anno ritornerà ancora su questo argomento, così come nel discorso del 31 dicembre 2003. Il 25 gennaio 2005, ancora una volta, il Presidente Ciampi incontrò al Quirinale una rappresentanza dei volontari del servizio civile. Il 15 dicembre 2006, durante il primo incontro nazionale dei giovani in servizio civile, a Roma, fu Giorgio Napoletano ad intervenire alla giornata e a dire nel suo discorso: «Il Paese vivo, l'Italia più aperta al futuro e più fresca di energie siete voi, la vostra generazione, il vostro impegno nel servizio civile e nella società. Grazie, dunque, per questo. Grazie per la fiducia che ci date nella possibilità di rafforzare le nostre istituzioni, di rafforzare il tessuto della nostra democrazia, al di là delle distinzioni e delle contrapposizioni di parte». E nel discorso di fine anno, Napolitano ricordò ancora il servizio civile nazionale come terreno per esperienze significative di volontariato per ragazzi e ragazze: «E ci dà fiducia la ricchezza delle risorse umane di cui disponiamo: risorse come quelle della scuola e della ricerca, ingegno creativo e produttivo, e insieme sensibilità e solidarietà diffuse, che si esprimono con forza crescente in tante forme, a cominciare dal volontariato, quello delle ragazze e dei ragazzi del Servizio civile che ho da poco incontrato, e quello dell'associazionismo laico e religioso».