Si è svolto a Firenze nei giorni scorsi il Convegno "Qualità della vita: riflessioni, studi e ricerche in Italia", che ha visto la partecipazione di specialisti provenienti dalle principali università, istituti di ricerca, pubbliche amministrazioni e organizzazioni di terzo settore. E per la prima volta, all’interno del workshop "Qualità della vita e metodi di ricerca: approcci qualitativi e quantitativi", si è parlato anche di servizio civile, con l'intervento di Anna Cossetta e Beba Molinari dell’Università degli Studi di Genova che hanno presentato uno strumento di misurazione della Qualità della Vita (QdV), che è stato utilizzato per valutare l’esperienza dei ragazzi in servizio civile in Liguria.
«Combinando metodi qualitativi e quantitativi – ci ha spiegato Anna Cossetta -, per fornire un quadro il più possibile esaustivo e approfondito del fenomeno, si giunge a comprendere alcuni aspetti profondi della qualità della vita. Come emerge infatti dalle ricerche sul servizio civile in Liguria, la QdV passa attraverso un percorso di cittadinanza e inclusione fondamentale per la costruzione continua della nostra identità (sempre più plurima, multidimensionale, apparentemente contraddittoria)». «Un aspetto estremamente significativo – sottolinea la ricercatrice – riguarda la possibilità, che forniscono politiche come quella relativa al servizio civile, di costituire un ponte tra dimensione soggettiva e comunitaria. E’ questo il punto in cui si può costruire il dato sulla QdV, che troppo spesso viene considerata soltanto in chiave soggettiva, individualistica. La gratuità e la socievolezza sono le basi della nostra società, del vivere insieme. E la QdV passa proprio da lì». Di un'altra relazione, quella tra servizio civile e dono, si parlerà invece nel Convegno "Il dono: valore di legame e valori umani", in svolgimento oggi e domani a Macerata.