Martedì 27 giugno è morto Ettore Masina, già giornalista Rai e deputato della Sinistra Indipendente per 2 legislature. Molto attivo sui temi della pace (ad esempio, all’epoca degli euro-missili a Comiso), dei diritti umani, dei migranti e della cooperazione internazionale. Nel dicembre 1983, insieme a Stefano Rodotà e Giancarla Codrignani, aveva presentato una proposta di legge per la riforma della prima legge sull'obiezione di coscienza al servizio militare, la n. 772/72. Nel luglio 1987 (X legislatura) era stato co-firmatario sempre con Stefano Rodotà della proposta di legge n. 1203: “Norme per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza” che andrà poi a confluire nella legge “Nuove norme in materia di obiezione di coscienza” approvata dal parlamento, ma rinviata alle Camere dal Presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, nel 1992. Nella stessa legislatura aveva presentato, come primo firmatario, una proposta di legge per il controllo sulla produzione, il commercio e l'esportazione di materiale bellico che andrà poi a confluire nella legge n. 185 del 1990, ancora in vigore. Nel 1989, infine, aveva presentato, insieme ad altri, una proposta di legge per l'esercizio dell'opzione fiscale in materia di spese per la difesa militare, il contenimento della spesa per armamenti e l’istituzione del Dipartimento per la difesa civile non armata. È morto 4 giorni dopo Stefano Rodotà, anche lui, tra l’altro, attivo in parlamento sul diritto all’obiezione di coscienza al militare (la sua prima proposta di legge per la riforma della 772/72 è del 1980).