E' morta lo scorso 9 gennaio a Las Vegas, all'età di 94 anni, suor Rosemary Lynch, "francescana e pacifista". Nata a Phoenix, in Arizona, nel 1917, aveva vissuto a Roma tutta la stagione del Concilio Vaticano II per poi tornare in America per vivere "l'amore per i poveri e per la pace", in maniera nonviolenta, come ricorda Gianni Novelli del Cipax di Roma. Suor Rosemary, scrive oggi Tonio Dell'Olio di Pax Christi, «è stata l’ispiratrice ispirata di un movimento di religiosi e religiose statunitensi, che si sono opposti alla corsa agli armamenti e alle nefandezze delle amministrazioni che si sono succedute nel tempo. Nonviolenta da cima a fondo. In maniera aperta, senza riserve e senza diplomazie, senza paura di perdere favori o privilegi, con coraggio, con un’immensa libertà interiore… in una sola parola: evangelicamente».
