Il senatore Stefano Ceccanti (PD) ha presentato lo scorso 12 ottobre un'interrogazione a risposta orale (n. 3-01630) sulle recenti dichiarazioni fatte dal Capo dell'Ufficio nazionale del servizio civile, Leonzio Borea, in due diverse interviste a "Servizio Civile Magazine" e alla "Repubblica degli stagisti".
Nel testo dell'interrogazione si evidenzia come il Capo dell'Unsc, riferendosi al servizio civile nazionale, lo abbia collegato «ad una funzione sociale che ha varie sfaccettature perché serve a sopperire a carenze, magari, del settore pubblico di assistenza ai meno fortunati, ai disabili, ai grandi invalidi». Ceccanti ricorda invece come il servizio civile non sia uno strumento di politica sociale e per questo chiede di sapere «se il Governo condivida le dichiarazioni del Direttore dell'Ufficio nazionale per il servizio civile, che appaiono palesemente in contrasto con la lettera e lo spirito della legge 6 marzo 2001, n. 64, e, nel caso in cui non le condivida, quali conseguenze intenda trarne» nonchè «quali misure intenda adottare per impedire che il servizio civile nazionale venga ridotto a strumento con il quale supplire alle carenze del sistema di welfare, anche alla luce del fatto che è compito dell'Ufficio nazionale per il servizio civile valutare i progetti di servizio civile nei quali sono inseriti i giovani volontari».