La crisi del servizio civile blocca anche l'incontro annuale di San Massimiliano. A causa dei tagli al servizio civile e degli scaglionamenti degli avvii dei nuovi volontari, il Tavolo Ecclesiale sul Servizio Civile, che riunisce vari enti di ispirazione cristiana, ha deciso infatti che quest’anno non si terrà il tradizionale incontro dei giovani in servizio civile del 12 marzo, in occasione della giornata di San Massimiliano.
«Ogni anno, in occasione del 12 marzo – spiega Francesco Marsico, Vicedirettore di Caritas Italiana – , festa di San Massimiliano di Tebessa (martire nel 285 d.C. per obiezione di coscienza al servizio militare), il Tavolo Ecclesiale sul Servizio Civile (che Caritas Italiana coordina) organizza un incontro tra i volontari del servizio civile. Quest’anno, a causa dello scaglionamento dell’avvio dei progetti finanziati con l’ultimo bando 2011, si rischiava di avere una presenza molto ridotta da parte dei volontari in servizio, molti dei quali entreranno in servizio nei prossimi mesi. E' un altro segnale (per carità, non è il primo dei problemi!) di quello che l'attuale situazione del servizio civile comporta: il taglio dei finanziamenti (-400% in 4 anni) che colpisce il servizio civile e che mette a rischio la sopravvivenza dell'intero sistema». «Per questo - prosegue – il tradizionale incontro annuale (sarebbe stato il nono) verrà sostituito con un incontro dei responsabili regionali degli Uffici pastorali, delle Associazioni e degli Enti accreditati che compongono il Tavolo». «In realtà – chiarisce Marsico – , già all'indomani dell'incontro di San Massimiliano dell'anno scorso era emersa l'idea di fare incontrare, in un incontro a livello nazionale, i responsabili locali, anche per promuovere la collaborazione sul territorio». Così, conclude il Vicedirettore di Caritas Italiana: «l’incontro, che si terrà presso a Roma presso la Domus Pacis, avrà come tema quello scelto da Benedetto XVI per la recente Giornata mondiale della Pace, “Educare i giovani alla giustizia e alla pace”, che si adatta benissimo alle molteplici esperienze che le nostre Chiese locali vanno facendo da anni anche attraverso il servizio civile».