Le reazioni degli enti alle dichiarazioni di Riccardi sul servizio civile

«Dopo le dichiarazioni di grande valore da parte del Ministro circa l'apertura del servizio civile ai giovani stranieri, le ultime affermazioni di Riccardidichiara oggi Giovanni Ramonda, Presidente della  Comunità Papa Giovanni XXIII – destano preoccupazioni non solo per il futuro ma anche per il presente del Servizio Civile». Intanto Licio Palazzini, Presidente di Arci Servizio Civile, ricorda che basterebbero solo 70milioni di euro in più per salvare questa espienza.


«Il fatto che il Ministro annunci di essere consapevole "della grande rilevanza del Servizio Civile per la formazione dei giovani e per il sostegno che essi danno in settori di vitale importanza per il Paese " ci rincuora», scrive sul sito dell'Associazione Ramonda. «Tuttavia – ricorda poi – ad oggi il servizio civile è condannato a morte. Non comprendiamo perchè, appurata la consapevolezza diffusa dell' importanza di questo istituto dal punto di vista sociale, culturale ma anche economico (ogni euro investito ne produce ben quattro in termini di servizi) ad oggi, il governo su cui riponiamo le migliori speranze per il rilancio del Paese, ancora non abbia stanziato i fondi necessari al prosieguo di questa esperienza». E dal "Villaggio Solidale" di Lucca Licio Palazzini, Presidente di Arci Servizio Civile e della Consulta nazionale del servizio civile, spiega come bastino 70milioni di euro per salvaguardare questa esperienza. «Dobbiamo scongiurare lo scenario di chiusura evocato da Riccardi – ha detto Palazzini, ripreso da Redattore Sociale – e quindi avere almeno 70 milioni di euro aggiuntivi per il 2013 e 70 milioni per il 2014 che permettano, anche nel 2013, di far partire 20 mila persone come quest’anno». Se così non fosse, ha sottolineato Palazzini, «sarebbe una bella responsabilità per questo Governo, il quale dice di avere i giovani al centro della propria azione di governo ma che si presenterebbe nel 2013, per la prima volta dal 1977, senza nessun partenza per il servizio sociale». Alla dichiarazioni di Palazzini fanno eco quelle del Modavi: «Siamo estremamente preoccupati di fronte alla scelta di non prevedere, per la prima volta dal 1977, alcun avvio di volontari nel 2013. Ancora una volta gli errori accumulati negli ultimi decenni ricadono sulle categorie più fragili e svantaggiate, ed in particolare sui giovani». La dichiarazione raccolta ancora da Redattore Sociale è di Irma Casula, presidente nazionale del Movimento delle associazioni di volontariato italiano (Modavi). «Condividiamo invece la scelta del Ministro Riccardi – aggiunge Casula – nel sostenere che l’accesso al Servizio Civile deve rimanere garantito ai soli cittadini italiani. Questa scelta, tuttavia, dovrebbe essere supportata da quella di agevolare le seconde generazioni nell’acquisizione della cittadinanza, rinnovando una normativa poco attuale e ricca di lungaggini burocratiche». 

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