Legambiente: un servizio civile per il territorio e l’acqua

«Una mobilitazione straordinaria di 10mila giovani in una sorta di "servizio civile" per la cura e la manutenzione del territorio che si concentri sui corsi d'acqua, e la promozione di una grande campagna di  alfabetizzazione della popolazione sul rischio idrogeologico, organizzando concrete esercitazioni con la popolazione». E' il progetto proposto nei giorni scorsi da Legambiente, attraverso il suo presidente Vittorio Cogliati Dezza.


I giovani di età compresa fra i 18 e i 28 anni, che prestino servizio retribuito come avviene per il servizio civile, per circa tre mesi, si dedicheranno «alla cura dei corsi d'acqua, del monitoraggio e segnalazione di eventuali criticità ed elementi di rischio; ad attività di informazione e sensibilizzazione sul rischio idrogeologico, illustrando i comportamenti da adottare in caso di calamità con particolare riferimento all'informazione nelle scuole; all'organizzare esercitazioni pratiche con le scolaresche e con la popolazione per metterle in condizione di "autodifendersi" nel caso di emergenze alluvionali o di frane». Tutto ciò, «potrebbe essere realizzato con un costo, per l'intera operazione, di circa 20 milioni di euro comprensivi di compenso per i giovani (450 euro mensili, stessa cifra erogata per il servizio civile), rimborso per l'attivita' organizzativa in capo al comitato regionale e circa 5 milioni di euro per varie ed eventuali (attrezzature, comunicazione, ecc.), da recuperare, ad esempio, attraverso una più equa definizione dei canoni per l'attività estrattiva nelle cave, oppure attraverso la riduzione dello stanziamento per la Difesa del nostro Paese», ha dichiarato Cogliati Dezza.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *