Con la Legge di Stabilità 2015 (A.C. 2679-bis), il cui esame è iniziato lunedì 3 novembre scorso in Commissione Bilancio della Camera, il premier Renzi smentisce se stesso ed invece di investire nel servizio civile, ne taglia il finanziamento, stanziando per il 2015 poco più di 65milioni di euro rispetto ai 73milioni previsti lo scorso anno. Lo ricorda un articolo di ieri di "Redattore Sociale", che riporta anche il drastico commento di Enrico Maria Borrelli, Presidente del Forum Nazionale Servizio Civile, che parla di “promessa tradita di un servizio civile universale”.
«L’ulteriore taglio al Fondo nazionale servizio civile contenuto nella bozza di Legge di stabilità è un pessimo segnale, difficile da ignorare», dichiara. «La Legge di stabilità 2015 – spiega il Presidente del FNSC – prevede alla tabella C [PDF] un taglio di 10 milioni di euro al fondo nazionale servizio civile che, prima ancora di essere misurato in termini comparativi con gli altri anni, va rapportato allo stanziamento necessario per realizzare il servizio civile universale, di cui Renzi parla dai tempi del Congresso del PD che lo ha eletto segretario, ovvero 500 milioni di euro. E’ evidente che per tendere, entro il 2017, ad avviare gli annunciati 100.000 giovani si deve iniziare ad investire da oggi e prevedere nella finanziaria che lo stanziamento dei prossimi anni sia congruo con gli obiettivi dichiarati». «Chiediamo al Governo un impegno concreto per rilanciare oggi il servizio civile e garantire ai giovani non soltanto un’opportunità ma la ‘speranza’ che questo cambiamento sia davvero in corso», conclude il presidente Borrelli. Intanto in questi giorni continua l’esame, in sede referente presso la Commissione XII (Affari sociali) della Camera, del disegno di legge A.C. 2617 “Delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell'impresa sociale e per la disciplina del Servizio civile universale” d’iniziativa del Governo.
