Mario ha 22 anni e per 6 mesi ha prestato servizio civile in esecuzione penale esterna alla Caritas Diocesana di Genova, Giovanni ne ha 25 e negli ultimi sei mesi ha lavorato al Consorzio sociale Agorà. Sono due delle testimonianze raccolte da Daniele Lago, curatore della ricerca “Inclusi-tu”, sul progetto di servizio civile regionale ligure nell’area penale, unico in Italia, che l’Assessorato al welfare della Regione Liguria ha messo a punto e portato avanti per alcuni giovani seguiti dal Ministero della Giustizia. Il progetto è stato presentato lunedì scorso in un seminario a Genova che ha visto la presenza, tra gli altri, dell'Assessore regionale Lorena Rambaudi, di Licio Palazzini, Vice presidente CNESC, e di Claudio Basso, portavoce del forum Ligure del Terzo Settore.
«Un progetto partito nel 2010 – ricorda in una nota la Regione Liguria – che ha permesso a 44 ragazzi, dai 18 ai 28 anni, di svolgere molteplici esperienze, della durata di sei mesi, in altrettante associazioni, cooperative del terzo settore e pubbliche assistenze, distribuiti su tutto il territorio ligure. Un’iniziativa che ha alternato interventi di formazione sulle attività da compiere e sui temi inerenti il servizio civile, con una particolare attenzione alla gestione del conflitto e della nonviolenza». «L’ipotesi che sta alla base del percorso attivato nel 2010 – ha spiega l’assessore Rambaudi – è che operare in cooperative sociali, associazioni ed enti di volontariato introduca elementi nuovi per la persona, in grado di innescare la trasformazione del proprio modo di percepirsi e percepire le proprie capacità, aumentando di conseguenza le possibilità di cambiamento».