L’Unsc auspica a breve la partenza dei volontari

Su Vita.it Paolo Molinari, direttore vicario dell'Unsc, si dichiara oggi «ottimista sul fatto che venga trovata una soluzione a breve, quantomeno per la questione del blocco degli invii. Sto parlando di 2-3 giorni, al massimo dieci – precisa -, quindi a ridosso della data dell'1 febbraio, quando sarebbero dovuti partire i prossimi volontari».


Molinari conferma anche di essere aggiornato sulle iniziative dei giovani aspiranti volontari, a partire dalla manifestazione annunciata per il 1° febbraio. «Sono al corrente di molte loro situazioni difficili, soprattutto di chi per fare il servizio civile ha rinunciato al posto di lavoro o ha chiesto l’aspettativa. All’Ufficio nazionale stanno arrivando decine di mail al giorno, c’è molta delusione, nel rispetto della sentenza e nella comprensione che il ricorso presentato dal ragazzo pachistano sia una cosa legittima. I giovani sono d’accordo con lui, però allo stato attuale, giustamente la loro priorità è partire. Chiediamo loro – conclude Molinari -, pur in questa difficile situazione, la pazienza che fa di loro dei buoni cittadini». Su questo tema intanto si sono espressi nei giorni scorsi con due riflessioni anche Ipsia-Acli e Giorgio Pagano, Segretario dell’Associazione Radicale Esperanto. Pagano in particolare ha espresso «vivo apprezzamento nei confronti di ASGI, APN e del ricorrente che hanno ufficialmente ribadito la loro disponibilità ad un accordo tra le parti, convenendo in un’apertura definitiva del servizio civile agli stranieri a partire dal prossimo bando. L’auspicio, ora, è che tale accordo trovi immediato riscontro governativo, giuridico ed applicativo».

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