Con una nota sul suo sito, l'Ufficio nazionale del servizio civile cita per la prima volta espressamente «l'ultima manovra finanziaria del Governo» che «ha ridotto gli stanziamenti del Fondo Nazionale per il Servizio civile». A causa di ciò, l'Unsc è costretto a riprogrammare le partenze dei volontari dell'ultimo bando nazionale dello scorso settembre, e invita tutti gli enti «prima di inviare le graduatorie dei volontari selezionati, ad attendere ulteriori disposizioni in merito da parte dell’Ufficio, che avrà cura di renderle note entro il 15 novembre p.v.». Non è chiaro però se i tagli citati dall'Unsc che portano ad una scelta di questo tipo, siano già quelli previsti nella nuova legge di stabilità 2012 (Atto Senato n. 2968), da mercoledì 2 novembre scorso è in discussione alla Commissione Bilancio del Senato, che prevede per il prossimo anno fondi per soli 68,8 milioni di euro. Nel frattempo il Governo sembrerebbe aver accolto l'emendamento (G/2968/5/1), avanzato dai senatori PD della Commissione Affari Costituzionali (Ceccanti, Incostante, Bianco ed altri), con il quale si impegna «a predisporre con la massima tempestività tutte le modifiche normative possibili, anche nel corso dell'esame della legge di stabilità 2012, al fine prevedere risorse aggiuntive al sostegno del servizio civile».
Il servizio militare deve restare, a mio avviso. Penso che è una buona scuola per i giovani. Per questi tempi difficili, imparare a rispettare la gerarchia, l’ordine, la disciplina, ecc. delle nozioni che si perdono purtroppo attualmente.
Beh, il servizio militare volontario c’è ancora…