Milano: ultima udienza su servizio civile e stranieri, ora la parola a giudici e Parlamento

Far cadere il ricorso dell’Avvocatura dello Stato oppure rimettere gli atti alla Corte Costituzionale, essendo fondato il contrasto con l’art. 3 della Costituzione che sancisce la pari dignità ed uguaglianza di tutti di fronte alla legge. Sarebbero questa le conclusioni del Procuratore generale fatta martedì scorso durante l’udienza davanti alle Sezioni unite della Corte di Cassazione di Milano, che si sta pronunciando sul lungo iter del contenzioso sul Bando di servizio civile presentato nel 2011 da un giovane di origini straniere che non era stato ammesso alla candidatura. Lo conferma a "Redattore Sociale" l’avv. Alberto Guariso, che fa parte del direttivo di APN (Avvocati per niente) e dell’ASGI (Associazione studi giuridici sull’Immigrazione). La richiesta del Procuratore per Guariso risponde alle stesse prospettive ipotizzate dalle due associazioni che hanno portato avanti la causa del giovane, convinte che un’apertura del servizio civile agli stranieri non sia già oggi in contrasto neppure con l’art. 52 della Costituzione.

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