Il Movimento Nonviolento e i Rappresentanti Nazionali dei volontari in servizio civile hanno fatto arrivare ieri i loro auguri al nuovo Capo dell'Ufficio nazionale, Federico Fauttilli. Nelle due dichiarazioni, oltre alle felicitazioni, sono anche ricordati i nodi da sciogliere che riguardano il futuro del servizio civile nazionale.
Massimo Valpiana, Presidente del Movimento Nonviolento, scrive in particolare che, a quarant'anni dalla prima legge sull'obiezione di coscienza (legge 772/72), «un primo atto, per ricostruire l'identità originale del Servizio Civile, sarebbe, a nostro avviso, la ricostituzione del Comitato per la Difesa Civile Non Armata e Nonviolenta […] che affida all'Ufficio nazionale per il servizio civile il compito di "predisporre forme di ricerca e di sperimentazione di difesa civile non armata e nonviolenta")». «Il Comitato precedente, decaduto il 31 dicembre 2011 - ricorda Valpiana -, aveva avviato l'importante sperimentazione di un servizio civile in Albania, come difesa nonviolenta in luoghi di conflitti, e una riflessione sulla formazione alla nonviolenza per tutti i giovani servizio-civilisti. Riteniamo che tale qualificante lavoro vada proseguito». I Rappresentanti nazionali Fania Alemanno, Corrado Castobello e Silvia Conforti, chiedono invece urgenti il rifinanziamento del Fondo Nazionale per il Servizio Civile, la riformulazione della legge d’istituzione (legge 64/2001), l’esclusiva gestione pubblica del servizio civile nazionale e la tutela del requisito della cittadinanza nel bando di Servizio Civile Nazionale. Leggi qui in PDF la lettera del Movimento Nonviolento e quella dei Rappresentanti dei giovani volontari.