Lo scorso 15 febbraio, il Sottosegretario agli Affari esteri, sen. Alfredo Mantica, ha risposto ad una interrogazione parlamentare (n. 4-08577), presentata a settembre 2010 dagli onorevoli del PdL Marco Zacchera e Gabriella Carlucci, riguardante lo status di molti giovani volontari all'estero, tra i quali quelli in servizio civile.
Zacchera e Carlucci denunciavano in particolare la difficoltà a «dimostrare tale status soprattutto quando sia l'Ufficio nazionale per il servizio civile che l'ente che invia il volontario non assistono né forniscono aiuto e assistenza». Nella risposta, il Sottosegretario Mantica si limita a ricordare la legge n. 49 del 1987, che riguarda quei volontari all'estero con "un contratto di cooperazione della durata di almeno due anni" stipulato con con una organizzazione non governativa (Ong). Per questa categoria sono già previsti copertura previdenziale ed assicurativa, nonchè «clausole di facilitazione per il rilascio dei relativi visti». Invece «per quanto concerne in generale lo status e le attività dei volontari nell'ambito del servizio civile nazionale, disciplinato dal decreto legislativo n. 77 del 2002, – conclude lapidario il sen. Mantica – essi rientrano nelle competenze dell'ufficio nazionale per il servizio civile istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri». Leggi tutto il testo sul sito della Camera.