Dopo la notizia dell'approvazione di un emendamento al Senato che stanzia 11,5 milioni di euro in più per il
servizio civile, arrivano i commmenti di enti e di esponenti della politica. «L'approvazione dell'emendamento sul
finanziamento del Servizio civile nazionale, anche alla luce dei drammatici dati sulla disoccupazione giovanile
comunicati dall'Istat, è una buona notizia per i giovani del nostro Paese», ha commentato la senatrice del PD
Nerina Dirindin, prima firmataria dell'emendamento.
«L'emendamento, frutto della collaborazione con i colleghi della commissione lavoro e delle politiche sociali della
Camera dei Deputati – ha proseguito la senatrice Dirindin – vuole offrire un'occasione ai tanti giovani che nel
nostro Paese non trovano lavoro. In particolare si rivolge a quella platea dei cosiddetti NEET (giovani che non
studiano, non si formano e non lavorano) che possono così essere coinvolti in un percorso di attivazione e
motivazione diventando protagonisti di un modello di difesa della Patria non armata e non violenta, un modello di
servizio finalizzato alla coesione sociale e alla salvaguardia dei nostri territori».«Sappiamo – ha poi concluso –
che il rifinanziamento di 1,5 milioni di euro per il 2013 e 10 milioni per il 2014, rappresenta una piccola goccia
nel mare delle necessità della mancanza di lavoro, ma siamo fiduciosi grazie anche all'odg che impegna il governo a
trovare altre risorse per i prossimi anni. Tutto questo può essere un primo passo verso un ripensamento del ruolo
stesso del Servizio Civile, del suo valore educativo verso una maggiore percezione dei valori democratici. Un
Servizio civile rinnovato nella sua "mission" e con una più attiva partecipazione dei giovani del nostro Paese, e di
questo ne siamo orgogliosi». Per Enrico Maria Borrelli, Presidente del Forum nazionale del servizio civile, «è molto
apprezzabile l’impegno di tutti parlamentari che si stanno spendendo senza riserve per accreditare il Servizio
Civile tra le politiche prioritarie di questo Governo. Siamo convinti che solo una sinergia tra enti, giovani ed
istituzioni, determinerà il rilancio del Servizio Civile Nazionale attraverso una riforma adeguata, una
programmazione ed uno stanziamento pluriennali che ne rimarchino la natura di strumento di difesa non armata». Per
Borrelli «il Servizio Civile deve tornare a godere di uno stanziamento di almeno 300 milioni di euro l’anno,
necessari a garantire l’avvio di almeno 40.000 volontari: sono queste le coordinate che guidano il nostro lavoro.
Solo con questi fondi il Servizio Civile sarebbe sufficientemente aperto a tutti i giovani – aventi i requisiti –
che vorranno parteciparvi. E’ fondamentale evitare che resti un’opportunità per pochi».