"Diario di un obiettore. Strapparsi le stellette nel '68" (ed. EMI) è il libro di Enzo Bellettato, che racconta la sua vicenda di obiettore di coscienza a Torino, da quando rifiuta le mostrine, alla condanna e al successivo periodo di carcerazione a Peschiera del Garda. «Per cambiare il mondo e fare la sua personale rivoluzione – ricorda Mao Valpiana, Presidente del Movimento nonviolento nella prefazione -, l'obiettore Enzo Bellettato si basa solo sulla forza della verità, sulle sue convinzioni etiche, religiose, civili. E' una rivoluzione intima, persuasa. La sua è un'obiezione dall'interno, dopo aver accettato e svolto, con lealtà, il servizio militare. E' il granello di sabbia che può far inceppare il meccanismo». Sono proprio vicende come quella di Bellettato che in quegli anni hanno contribuito all’approvazione della legge del n. 772 del 1972, che ha riconosciuto l’obiezione di coscienza e istituito il servizio civile.